Tipologia Intervento
La sua costruzione fu promossa nella seconda metà del Cinquecento dagli Sciarra.
Il palazzo, proprio per la bellezza del portale, era incluso tra “le quattro meraviglie di Roma”, assieme al cembalo Borghese, al dado Farnese e alla scala Caetani.
Nel Settecento il cardinale Prospero Colonna promosse l’adeguamento del palazzo allo stile dell’epoca.
Al rinnovamento architettonico e pittorico partecipò anche l’architetto Luigi Vanvitelli, Alla fine dell’Ottocento Francesco Settimi si occupò del restauro degli edifici circostanti, dell’ampliamento dell’ala destra dello stabile e del rifacimento del cortile.
Il palazzo fu notevolmente ridotto nelle dimensioni tra il 1871 e il 1898, quando il principe Maffeo Sciarra affidò a Giulio de Angelis l’apertura dell’adiacente via Minghetti, la realizzazione dell’isolato del palazzo, del teatro Quirino e della retrostante Galleria Sciarra.
Preliminarmente al lavoro di restauro sono state eseguite le stratigrafie degli intonaci al fine di identificare le coloriture esistenti e ripristinare quella originale.
I lavori di restauro hanno interessato i prospetti delle facciate esterne su tutti i fronti dell’isolato, oltre alle superfici ad intonaco hanno interessato tutte le partiture a stucco ed in travertino.
Ogni componente sagomato è stato sottoposto a idrolavaggio e successiva stesura di colletta di calce a stucco romano e successiva tinteggiatura.