L’acquedotto sorge nel quadrante sude-est della città e la sua costruzione iniziò nel 38 d.C. dall’imperatore Caligola e fu terminata sotto il principato di Claudio nel 52; rivestì subito una grande importanza per la sua efficienza vista la sempre crescente necessità di acqua da parte di una città in costante aumento di popolazione.
Il restauro ha provveduto alla rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua, spruzzatori, pennelli, spazzole, spugne; il ristabilimento parziale delle coesioni mediante impregnazione per mezzo di pennelli, siringhe, pipette. Si è proceduto alla stuccatura e microstuccatura temporanea con malta a base di grassello e sabbia fine nei casi di esfoliazioni, fessurazioni, scagliature, fratturazioni o lesioni, per prevenire gli effetti dilavanti provocabili da puliture a base di acqua. Nei casi di disgregazione e polverizzazione si è intervenuti con l’applicazione di uno strato protettivo temporaneo con malta a base di calce idraulica e polvere di marmo. Per consentire il successivo consolidamento in situazioni di sicurezza è stata eseguita l’applicazione di bendaggi di sostegno e protezione dei casi di fratturazione, fessurazione e scagliature. Per il consolidamento strutturale sono state inserite catene tiranti previa perforazione di muratura tramite sonda elettrica a rotazione. Ricostruzione con blocchetti di peperino per risarcire le lacune del paramento murario. Infine la lavorazione della superficie dei blocchi ha permesso di raggiungere una estetica della ricostruzione uniforme e in linea con il contesto.