L’intervento sul tetto, dopo la rimozione della vecchia copertura in amianto da parte di una ditta specializzata, si è articolato nelle seguenti fasi: realizzazione di un cordolo di coronamento perimetrale in cemento armato ancorato a quello già esistente ed inghisato alla muratura di tamponamento su cui sarebbe andato a poggiare, rinforzo del cordolo ed adeguamento antisismico della struttura tramite posa di rete in fibra di carbonio, consolidamento della muratura per l’alloggiamento delle due nuove travi lamellari accoppiate tramite perforazioni ed inserimento di barre di acciaio, chiusura dei fori con malta ad alta resistenza. Per la posa di un cordolo di dimensioni adeguate si è poi reso necessario l’aumento di spessore del muro esistente, ottenuto tramite blocchi di laterizio alveolato, a sua volta riempiti di cemento ed ancorati a la struttura del nuovo tetto è composta da due travi lamellari accoppiate e da un’orditura secondaria di arcarecci in legno di castagno fissati al sistema principale tramite placche di ferro realizzate su misura.
Il manto di copertura realizzato prevedeva un tavolato posato sull’orditura secondaria, aggiunta di una soletta in conglomerato cementizio per la ripartizione dei pesi, tegole e coppi secondo il tradizionale tetto alla romana, oltre alle opere da lattoniere in rame: canali di gronda, cicogne, discendenti.