Il palazzo Santa Croce (poi Altieri), sviluppa in senso manieristico lo schema cinquecentesco di edificio a corpo centrale con loggiato tra corpi laterizi elevati in forma di torre; i quali, tuttavia, qui non ne delimitano l’assetto in forma chiusa, proseguendo la costruzione in altri due ulteriore elementi laterali che ne esaltano la propensione ad una spazialità aperta, protesa verso l’ambiente esterno.
In varie sale contigue di un lungo braccio rettilineo di palazzo Altieri, è raccolta una collezione di quadri, dipinti a olio su tele, raffigurante in ordine cronologico tutti i Papi che si sono succeduti nella storia.
I dipinti si presentano montati a quattro su unica tela da rifodero, su unico telaio, il montaggio è stato eseguito in un precedente intervento di foderatura a colla di pasta, con tela da rifodero di canapa a trama larga di scarsa qualità e consistenza.
La tela è stata montata su telaio ligneo, di cui alcuni con incastri a coda di rondine, non estensibile, con chiodi senza testa, e ribattuti.
Tutte le opere sono montate in cornice lignea non portante, in realtà si tratta dei 4 listelli di perimetro e di tre listelli frontali, direttamente inchiodati ai dipinti, sia lateralmente che frontalmente; i listelli frontali sono sia inchiodati che incollati.
Questa sistemazione ha provocato gravi problemi per la conservazione dei dipinti stessi: deformandosi i listelli perimetrali hanno provocato in alcuni casi lo strappo del dipinto stesso.
Si notano tracce di vernice di ripresa di colore della cornice, direttamente sulla pellicola pittorica delle tele.