Tipologia Intervento
Palazzo Cipolla fu costruito durante gli anni dell’annessione di Roma al Regno d’Italia dall’architetto Antonio Cipolla con uno stile neorinascimentale, ispirandosi in particolare a Palazzo Farnese, di cui Cipolla aveva curato il restauro.
Il suo carattere neo-rinascimentale, punto di arrivo del dibattito architettonico della Roma papalina a metà Ottocento, anticipa le caratteristiche dell’ edilizia monumentale della città negli ultimi decenni del secolo.
A partire dal 1999 è stato affiancato al Museo Fondazione Roma.
Il restauro ha interessato in prima istanza l’indagine termografica del paramento lapideo per acquisire conoscenza del metodo di ancoraggio delle superfici lapidee di rivestimento. Il sondaggio si è reso necessario a seguito del distacco di alcune parti in corrispondenza del balcone del piano nobile.
Successivamente sono state messe in sicurezza tutte le parti in fase di distacco e di caduta sia le parti in stucco che in pietra, tramite consolidamento di profondità, iniezioni di resine per il consolidamento, barre di acciaio e/o in vetroresina e successivo fissaggio delle stesse.
Successivamente, una volta consolidate tutte le parti decorative di paramento è stato effettuato il restauro conservativo delle facciate nelle parti ad intonaco e in materiale lapideo. Si è proceduto con l’idrolavaggio, il consolidamento degli intonaci, stesura di colletta a stucco romano e tinteggiatura finale con tinta a base di latte di calce e terre naturali, previo il rinvenimento delle cromie originali tramite saggio stratigrafico degli intonaci a mezzo di bisturi.